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La subordinata relativa

La subordinata relativa

La proposizione relativa è un tipo di proposizione subordinata, che dipende cioè da un’altra (detta principale o reggente) e che è introdotta da un pronome relativo semplice (che, cui, il quale, la quale, i quali…) o accompagnato da preposizione (di cui, con cui, attraverso il quale, per la quale, in cui…), oppure da un avverbio relativo (ad esempio dove):


Ho visto il ragazzo che vive accanto a noi.
Questa è la casa dove sono cresciuto.
Jonas è il ragazzo di cui ho sentito parlare.
Elisabeth è un’amica con cui farei volentieri una vacanza.
Karen è una ragazza per la quale farei di tutto.
L’officina è un posto in cui si riparano le auto.


Prima di osservare come si comportano le proposizioni ricordiamo che si tratta sempre di frasi secondarie (o subordinate) e che pertanto in tedesco:

  • sono separate dalla principale da una virgola
  • il verbo di modo finito occupa l’ultimo posto all’interno della frase


Frasi relative introdotte da un pronome semplice: il maschile

Come già specificato in precedenza, il pronome relativo si riferisce a un elemento della frase principale, al quale si concorda per genere e numero ma non per caso, poiché questo dipenderà dal ruolo che il pronome relativo riveste nella frase subordinata della quale fa parte.

Andiamo a vedere concretamente come si comportano i pronomi relativi caso per caso all’interno di una frase al maschile, neutro, femminile e plurale. Vediamo cosa succede al maschile:


Maskulin

Jonas ist der Junge, der aus der Zukunft kommt.
Jonas è il ragazzo che viene dal futuro.


Jonas ist der Junge, den Elisabeth gestern gesehen hat.
Jonas è il ragazzo che Elisabeth ha visto ieri.


Jonas ist der Junge, dem ich mein Handy gegeben habe.
Jonas è il ragazzo al quale ho dato il mio cellulare.


Jonas ist der Junge, dessen Mutter in Berlin lebt.
Jonas è il ragazzo la cui madre (= di cui la madre) vive a Berlino.


Alcune considerazioni

Un dubbio classico che sorge con il pronome relativo è il seguente: perché abbiamo den anziché der se la domanda è sempre chi? Nelle domande “Chi viene dal futuro?” e “Chi hai visto ieri?” non c’è alcuna differenza: perché la domanda è sempre chi, giusto?

Non proprio: in italiano non c’è differenza nella forma, ma a livello logico i due “chi” esprimono funzioni diverse: in “Chi viene dal futuro?” la domanda riguarda il soggetto dell’azione, chi la compie (Jonas), nell’altro caso (Chi ha visto ieri Elisabeth?) la domanda non riguarda più il soggetto (che nella frase è Elisabeth) ma la persona che lei ha visto, ovvero l’oggetto dell’azione. Nel primo Jonas sarà il soggetto (nominativo), nel secondo il complemento oggetto (accusativo) della frase.

A differenza dell’italiano, il tedesco distingue le due forme non solo a livello logico, ma anche di forma. Le relative domande sarebbero pertanto:


Wer kommt aus der Zukunft? Jonas (N.) kommt aus der Zukunft.
Chi viene dal futuro? Jonas (sogg.) viene dal futuro.

Wen hat Elisabeth gestern gesehen? Elisabeth (N.) hat gestern Jonas (A.) gesehen.
Chi ha visto Elisabeth ieri? Elisabeth (sogg.) ha visto Jonas ieri.

Se, pertanto, Jonas è il soggetto della mia subordinata relativa, il pronome relativo necessario sarà der; se invece rappresenta l’oggetto, allora userò den.


Per quanto riguarda il genitivo, la costruzione si discosta dalla struttura italiana, risultando più simile a quella inglese:


Jonas ist der Junge, dessen Mutter in Berlin lebt.
Jonas is the boy whose mother lives in Berlin.


Il pronome relativo al genitivo rispetta il genere e il numero del sostantivo a cui si riferisce ma non viene declinato e avrà sempre la stessa forma, a prescindere dal sostantivo che regge. Nel caso di un pronome relativo maschile singolare avremo pertanto dessen Vater/Mutter/Kind/Kinder.

Lo stesso discorso si applica anche al pronome relativo al caso genitivo di neutro, femminile e plurale, come vedremo coi prossimi esempi.


Frasi relative introdotte da un pronome semplice: gli altri casi

La stessa logica vista per i pronomi relativi al maschile si applica anche a neutro, femminile e plurale, dove però le forme grafiche di nominativo e accusativo coincidono:


Neutrum

Mikkel ist das Kind, das plötzlich verschwunden ist.
Mikkel è il bambino che è improvvisamente sparito.

Mikkel ist das Kind, das die Polizei um jeden Preis finden will.
Mikkel è il bambino che la polizia vuole trovare ad ogni costo.

Mikkel ist das Kind, dem ich meine Regenjacke gegeben habe.
Mikkel è il bambino al quale ho dato il mio impermeabile.

Mikkel ist das Kind, dessen Eltern ich nicht kenne.
Mikkel è il bambino di cui (= i cui genitori) non conosco i genitori.


Feminin

Martha ist die Studentin, die aus München kommt.
Martha è la studentessa che viene da Monaco.

Martha ist die Studentin, die ich kennengelernt habe.
Martha è la studentessa che ho conosciuto.

Martha ist die Studentin, der ich mein Buch geliehen habe.
Martha è la studentessa alla quale ho prestato il mio libro.

Martha ist die Studentin, deren Auge ich so schön finde.
Martha è la studentessa i cui occhi (= gli occhi della quale) trovo così belli.


Plural

Das sind die Kinder, die in meiner Nachbarschaft wohnen.
Questi sono i bambini che abitano nel mio quartiere.

Das sind die Kinder, die du schon kennst.
Questi sono i bambini che già conosci.

Das sind die Kinder, denen wir das Fahrrad geschenkt haben.
Questi sono i bambini ai quali abbiamo regalato la bicicletta.

Das sind die Kinder, deren Familie nicht mehr hier wohnt.
Questi sono i bambini la cui famiglia (= la famiglia dei quali) non vive più qui.


Rapporto tra il caso della reggente e della relativa

Negli esempi proposti sinora, l’elemento al quale si riferisce la relativa (che si sviluppa in nominativo, accusativo, dativo e genitivo) è stato il soggetto nella frase principale: Jonas è il ragazzo (nome del predicato) che viene dal futuro, che ho conosciuto, al quale ho…; Martha è la ragazza che…

La subordinata di tipo relativo può svilupparsi, cioè dipendere, anche da un complemento diverso dal nominativo. Anche in questo caso il pronome relativo seguirà il numero e il genere dell’elemento a cui si riferisce, ma non il caso, che sarà determinato dal ruolo logico che il pronome svolge nella frase subordinata. Osserviamo i seguenti esempi:


Ich kenne einen Jungen (A.), der in Skandinavien wohnt.
Conosco un ragazzo che vive in Scandinavia.

Ich arbeite an einem Projekt (D.), das sehr interessant ist.
Lavoro ad un progetto che è molto interessante.

Wir reden von dem Film (D.), den wir gestern gesehen haben.
Parliamo del film che abbiamo visto ieri.

Das ist das Auto des Lehrers (G.), der aus Russland kommt.
Quella è l’auto dell‘insegnante che viene dalla Russia.

Wir wohnen in einer Wohnung (D.), die nur drei Zimmer hat.
Abitiamo in un appartamento che ha solo tre stanze.

Ich freue mich über die Geschenke (A.), die ich zum Geburtstag bekommen habe.
Sono contento dei regali che ho ricevuto per il mio compleanno.


Schema dei pronomi relativi in tedesco

Le proposizioni relative sono introdotte dai pronomi relativi. Come abbiamo osservato dagli esempi, in tedesco le forme dei pronomi relativi coincidono con le forme dell’articolo determinativo, tranne che per il genitivo maschile e neutro (dessen), per il genitivo femminile e plurale (deren) e per il dativo plurale (denen).

Possiamo riassumere quanto esposto con la seguente tabella:


Frasi relative introdotte da un pronome più preposizione

Le frasi relative possono anche essere introdotte da un pronome relativo preceduto da preposizione. In questo caso il pronome rispetta il caso richiesto dalla preposizione, concordando però sempre in genere e numero con il sostantivo della frase a cui si riferisce:


Franz Kafka ist der Schriftsteller, über den wir heute gesprochen haben.
Franz Kafka è lo scrittore di cui abbiamo parlato oggi.

Lukas ist der Kollege, ohne den ich das Buch nie geschrieben hätte.
Lukas è il collega senza il quale non avrei mai scritto il libro.

Das ist der Tag, auf den ich so lange gewartet habe.
Questo è il giorno che ho aspettato così a lungo.

Den Film, von dem du mir erzählt hast, finde ich sehr interessant.
Il film di cui mi hai parlato lo trovo molto interessante.

Wer ist das Mädchen, mit dem du gestern bei Starbucks warst?
Chi è la ragazza con cui eri ieri da Starbucks?

Ich habe ein Haus, in dem ich mit meinen Kindern wohne.
Ho una casa nella quale vivo con i miei bambini.

Kanada ist das Land, aus dem ich komme.
Il Canada è il Paese dal quale provengo.

Francesca ist eine Freundin, für die ich alles tun würde.
Francesca è un’amica per la quale farei di tutto.

Francesca ist eine Schülerin, mit der ich gerne meine Hausaufgaben mache.
Francesca è una studentessa con la quale faccio volentieri i compiti.

Die Frau, auf die Sie warten, wird leider nicht kommen.
La donna che sta aspettando purtroppo non verrà.

Das ist eine Geschichte, von der ich nichts weiß.
Questa è una storia della quale non so nulla.

Hier sind die Jungen, mit denen wir im Bus waren.
Ecco i ragazzi con cui eravamo sul pullman.

Das sind die Schülerinnen, für die wir uns so große Sorgen gemacht haben.
Ecco le studentesse per le quali ci eravamo preoccupate così tanto.


Ci sono preposizioni che possono reggere il dativo o l’accusativo (stato in luogo VS moto a luogo o verbi che si costruiscono con una determinata preposizione e un determinato caso): anche in questa situazione il caso del pronome relativo dipenderà dal caso richiesto all’interno della frase relativa, mentre genere e numero saranno dettati dalla frase reggente:


Es war ein Urlaub, an den ich immer erinnern werde.
È stata una vacanza della quale mi ricorderò sempre.

Der 24. Mai ist der Tag, an dem wir geheiratet haben.
Il 24 maggio è il giorno in cui ci siamo sposati.

Multiplex ist das Kino, in dem wir waren.
Multiplex è il cinema in cui eravamo.

Multiplex ist das Kino, in das wir gegangen sind.
Multiplex è il cinema in cui siamo andati.


Nel primo caso, sich erinnern si costruisce con an + accusativo, nel secondo caso il complemento di tempo per i giorni è reso con an + dativo, forma che probabilmente avrai già incontrato nelle espressioni di tempo am (an + dem) Montag, am Mittwoch, etc.

Nel terzo e quarto esempio, infine, in distingue tra stato in luogo (dativo) e moto verso luogo (accusativo), nonostante ci si riferisca sempre a Kino.

Questo discorso vale ovviamente solo per le Wechselpräpositionen, vale a dire quelle preposizioni (come an e in negli esempi) che possono reggere dativo o accusativo; non si applica alle altre preposizioni che reggono un caso ben definito e non possono fare altrimenti: für, ohne, etc. reggeranno sempre e solo l’accusativo, mit, von, aus, etc. sempre e solo il dativo, wegen, anstatt, etc. sempre e solo il genitivo.


In breve

La frase relativa è un tipo di frase subordinata, introdotta da un pronome relativo semplice, preceduto da preposizione oppure da un avverbio relativo.

Il pronome relativo si concorderà per genere e numero con il sostantivo della principale a cui si riferisce, mentre il caso sarà determinato dalla funzione logica che esso assumerà all’interno della subordinata.

Le forme dei pronomi relativi coincidono con le forme dell’articolo determinativo, tranne che per il genitivo maschile e neutro (dessen), per il genitivo femminile e plurale (deren) e per il dativo plurale (denen).

 


Scarica la dispensa

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Esercizi online

Se vuoi esercitarti con un’attività di Sprechen in cui utilizzare attivamente e correttamente le frasi relative, trovi un esercizio da scaricare qui.

Trovi esercizi sulle proposizioni relative i pronomi relativi anche nella scheda didattica di Junge, una canzone del gruppo tedesco Die Ärzte. Dai un’occhiata e impara il tedesco con la musica! Clicca qui.

Un ulteriore esercizio sulle subordinate relative è presente anche nella scheda di Keine erste Liebe, una canzone cantata da Louis Held. Trovi la scheda qui.

Se vuoi invece approfondire i verbi con preposizione trovi spiegazione ed esercizi qui.




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