Il passato in tedesco viene reso con due tempi verbali: il Perfekt e il Präteritum. C’è però un’altra forma usata per il passato, che è il Plusquamperfekt:
Plötzlich fiel mir ein, dass ich das Buch vergessen hatte.
↪ Improvvisamente mi venne in mente che avevo dimenticato il libro.
Nachdem sie angekommen war, rief sie mich an.
↪ Dopo essere arrivata (=dopo che era arrivata) [lei] mi chiamò.
Er war pünktlich, aber der Zug war schon abgefahren.
↪ [Lui] Era puntuale, ma il treno era già partito.
Als wir ins Kino kamen, hatte der Film schon angefangen.
↪ Quando arrivammo al cinema, il film era già iniziato.
Il Plusquamperfekt
Il Plusquamperfekt è un tempo composto e corrisponde al trapassato prossimo (e trapassato remoto) in italiano. In tedesco si forma unendo l’ausiliare haben o sein al Präteritum (1) con il Partizip 2 del verbo (2):
La formazione è simile a quella del trapassato prossimo e trapassato remoto della lingua italiana.
A livello di ordine degli elementi all’interno della frase, l’ausiliare – in quanto tempo di modo finito – occuperà il secondo posto (1a) di una frase reggente (principale) e il primo posto (1b) nel caso di una domanda (che prevede appunto l’inversione soggetto-verbo); il participio passato andrà invece collocato in fondo alla frase, occupando pertanto l’ultimo posto.
Nel caso di frasi secondarie (subordinate), il verbo ausiliare (verbo reggente) occuperà l’ultimo posto (1c) della frase, andando a seguire pertanto il participio passato (Partizip II):
(1a) Sabine hatte eine neue Jacke gekauft.
↪ Sabine aveva comprato una nuova giacca.
(1b) Hatte Sabine eine neue Jacke gekauft?
↪ Sabine aveva comprato una nuova giacca?
(1c) Ich weiß, dass Sabine eine neue Jacke gekauft hatte.
↪ So che Sabine aveva comprato una nuova giacca.
Plusquamperfekt VS Perfekt
Nell’espressione Plusquamperfekt è contenuta la parola “Perfekt”, e non a caso: la costruzione, infatti, è identica al Perfekt, ma il verbo ausiliare, haben o sein, invece di essere al presente, sarà al Präteritum.
Confronta:
Ich bin zu Hause geblieben (Perfekt) VS Ich war zu Hause geblieben (Plusquamperfekt)
↪ Sono rimasto a casa VS Ero rimasto a casa
Sie hat es mir versprochen (Perfekt) VS Sie hatte es mir versprochen (Plusquamperfekt)
↪ Me l’ha promesso VS Me l’aveva promesso
Questo significa che per poter costruire correttamente una frase al Plusquamperfekt bisogna prima conoscere il Perfekt, gli elementi che lo compongono e la sua struttura, come anche il Präteritum. A quel punto si tratterà di combinare insieme pezzi già noti per costruire un nuovo tempo verbale. Puoi trovare spiegazioni sul Perfekt e sul Präteritum qui e qui.
In breve
Il Plusquamperfekt è un tempo composto che si usa per raccontare qualcosa al passato. Se quando parliamo al presente vogliamo indicare un’azione avvenuta prima, in tedesco usiamo il Perfekt e il Präteritum; se l’azione è già al passato (Perfekt o Präteritum), per indicare che un’altra azione è accaduta prima ci servirà, invece, il Plusquamperfekt.
Il Plusquamperfekt, in pratica, serve per indicare l’anteriorità di un’azione rispetto a una già che si trova già al passato o, in parole più semplici: il Plusquamperfekt non è altro che il passato del passato.
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